Isola di Filicudi.
Un giro in mare alla scoperta delle spiagge, delle grotte, degli scogli.
Il mare di Filicudi.
Nelle spiagge di Filicudi non c’è sabbia ma solo ciottoli arrotondati. La più “in” è Le Punte; la si può raggiungere a piedi dal molo. In alternativa, Pecorini Mare o la spiaggia del porto. Intorno all’isola non mancano posti tranquilli e seducenti, raggiungibili solo via mare. Accingiamoci, quindi, a fare il periplo dell’isola.
Da Filicudi Porto facciamo rotta verso il promontorio di Capo Graziano. Noterete un’evidente macchia di vernice bianca sugli scogli che indica il divieto, oltre quel limite, di immersione, perchè si entra nella zona archeologica sottomarina. Qui in realta’ ci si puo’ immergere e seguire un percorso subacqueo solo se guidati da sub abilitati. Scoprirete un vero museo sottomarino. Nel mare antistante Capo graziano, a causa di una secca 400 m. ad Est, si sono verificati, nel corso dei millenni, diversi naufragi e i resti dei carichi di alcune navi giacciono sul fondo. Doppiato Capo Graziano, costeggiamo la spiaggia delle Punte e, proseguendo, non possiamo non notare la particolare conformazione colonnare delle rocce detta Filo di Lorani. Ecco Pecorini Mare, piccolo borgo di pescatori, dove ha sede il Saloon di Triolo, meta ambita per chiunque navighi nelle Eolie. Giunti alla Punta Stimpagnato è il momento di tuffarsi nelle verdi acque delle Grotticelle… un bagno stupendo! Dopo l’imponente Costa dello Sciarato, inizia un tratto di costa con innumerevoli sorprese.
In vacanza a Filicudi





Nelle spiagge di Filicudi non c’è sabbia ma solo ciottoli arrotondati. Spiagge, calette isolate, piccole insenature raggiungibili solo in barca, la Grotta del Bue Marino, gli scogli La Canna, Giafante, Cacato, della Fortuna e tanti altri la rendono una delle isole piu’ belle da scoprire navigando.
Filicudi non ha ormeggi sicuri. In caso di forti venti tornare a Salina o Lipari.
NON navigare vicino alla costa. Il litorale e’ disseminato di numerosi massi sommersi.
Filicudi does not have secure anchorages. In high winds sail back to Salina or Lipari.
Do NOT navigate near the coast. Numerous submerged masses litter the coastlines.
La festa del Mare
C’era una volta ..
“Filicudi: tra miti e leggende”. E’ il tema della festa che ogni anno, a fine agosto, animava per due giorni l’incantevole isola.
La manifestazione, ideata dai cantautori eoliani Angelo e Benito Merlino, era caratterizzata dall’esibizione di cantanti, ballerini e musicisti, fra cui il mandolinista isolano Stefano Ferlazzo. Il numeroso pubblico era composto non solo dagli abitanti di Filicudi, ma anche da turisti italiani e stranieri.
L’avvenimento più suggestivo della manifestazione era il lungo corteo di imbarcazioni che, addobbate con festoni multicolori di foglie e fiori, partiva da Filicudi Porto. Le barche doppiavano Capo Graziano e dopo aver oltrepassato la località di Pecorini Mare andavano verso la grotta del Bue Marino e poi alla “Canna” che si erge maestosa al largo di Filicudi.
Davanti alla splendida grotta del Bue Marino alcuni sub (anni addietro ha partecipato, tra gli altri, il campione mondiale di immersione in apnea, il cubano Francisco Ferreira, conosciuto come Pipin) si immergevano per depositare sul fondo una scultura raffigurante Eolo, mitico dio dei venti dal quale le isole Eolie hanno ereditato il nome. Veniva quindi rivolto un omaggio al mare per sottolineare l’importanza della tutela del patrimonio marino.
Gli scogli di Filicudi
E’ proprio in mezzo al mare che Benito Merlino “cantava” le isole Eolie e venivano recitati alcuni versi struggenti per i tanti eoliani emigrati: “O triste antenna di roccia che svetti sul mare dall’azzurro più profondo, un saluto accorato trasmetti ai figli d’Eolo sparsi per il mondo“.
Ogni anno si perpetuava la leggenda dello sposalizio tra la sirena Amanda e il bue marino con il lancio a mare di fiori. All’imbrunire le barche rientravano in porto, una dietro l’altra, alla luce delle fiaccole. Era uno spettacolo indimenticabile!