Isola di Panarea
L’isola più modaiola delle Eolie.
L'isola di Panarea
L’isola dei V.I.P..
Panarea appartiene all’arcipelago delle isole Eolie, in Sicilia e dipende amministrativamente dal comune di Lipari, di cui costituisce una frazione di 240 abitanti circa, suddivisa nei centri di San Pietro (il principale approdo), Ditella e Drauto.
È l’isola più piccola e la meno elevata dell’arcipelago eoliano, nonché la più antica, e con gli isolotti di Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera e gli scogli dei Panarelli e delle Formiche, costituisce un microarcipelago fra Lipari e l’isola di Stromboli posto su un unico basamento sottomarino.
La più piccola delle Eolie ma per fascino e bellezza davvero unica. Ogni volta che una nave o un aliscafo giunge al molo del piccolo porto di San Pietro, si ripete un rituale. Centinaia di persone, tra villeggianti e abitanti, sono lì per vedere chi arriva o per salutare chi parte. Si ha la sensazione di conoscersi un po’ tutti, anche perché ci si incontra più volte al giorno per le stradine dell’isola, percorribili solo a piedi (le auto sono bandite) o con “moto-ape” utilizzate per il trasporto dei bagagli.
In vacanza a Panarea
A monte del porto inizia la contrada di San Pietro, una miriade di casette bianche disposte a semicerchio una accanto all’altra e incastonate in una variopinta natura. Salendo sulla sinistra verso sud, una stradina porta, in trenta minuti, al villaggio preistorico di Cala Junco. Il viottolo si snoda ripido tra le abitazioni, passando accanto alla nuova chiesa di San Pietro con il suo pregevole mosaico e la terrazza da cui si gode un bel panorama. Sotto il sagrato della chiesa ha sede la sezione distaccata del Museo Archeologico Eoliano che espone pregevoli reperti di epoca preistorica e classica di archeologia sottomarina. Si svolta a sinistra e, dopo un tratto pianeggiante, si oltrepassa l’abitato di Drautto, costeggiando la sua baia. In questo tratto si notano le cosiddette “spine”, grandi formazioni rocciose, resti di una colata lavica che arrivava sino a Capo Milazzese. Si attraversa la bella spiaggia di Cala degli Zimmari, che consigliamo a chi vuol fare il bagno senza doversi servire di una barca. Da qui un sentiero con gradini porta al promontorio di Capo Milazzese. Sulla destra del promontorio: Cala Junco, forse l’insenatura più bella e suggestiva dell’intero arcipelago. Una piscina naturale d’acqua cristallina nella quale si combinano sempre cangianti il verde, il blu ed il turchese. Un tuffo nel blu, attorniati da alte pareti di scogli basaltici, prismi di lava che sembrano scolpiti a bugnato, da una spiaggia di grandi ciottoli arrotondati e dallo scoglio Bastimento ed altri appena affioranti (attenti con le imbarcazioni).





Tra le tante cose che attirano l’attenzione, malvasia e capperi sono gli acquisti più comuni e si possono reperire un po’ ovunque. Non è tuttavia facile trovare una buona bottiglia di malvasia, perché la domanda supera di gran lunga la produzione.
La più piccola delle Eolie
L'isola dello shopping
Se vi rimane un po’ di tempo da dedicare allo shopping, le boutique vi stupiranno con tessuti variopinti, parei realizzati in Indonesia, l’artigianato e i pezzi d’antiquariato; sandali fatti a mano su misura ed ancora arredamento etnico per interni ed esterni, articoli in stile “Panarea”, ceramiche pregiate, tessuti decorati, abbigliamento chic ed oggettistica ricercata.